È possibile intervenire sui primi stadi del disturbo e guarire dall’Autismo Precoce?
L’autismo ha una incidenza di 1 su 100 nati (Baird et al, 2006). Il disturbo autistico si piazza così in terza posizione nelle disabilità dello sviluppo più frequenti. Quando il disturbo autistico è conclamato, in genere a partire dai 4-5 anni, è possibile applicare principalmente un trattamento psico-educativo. Al netto di ricerche scientifiche – farmaceutiche più o meno efficaci, ad oggi si evince infatti la mancanza di trattamenti farmacologici. Il comune e tradizionale pensiero è stato quello di non considerare che fosse possibile invece intervenire e guarire dall’autismo alla comparsa dei primi segnali.
E’ confortante sapere che vi sono nuove psicoterapie per migliorare e guarire dall’autismo infantile.
L’autismo, per le sue caratteristiche, è stato sempre considerato come un disturbo non guaribile. Secondo tale tesi, i diversi sintomi della sindrome si manifestano per tutta la vita. Tuttavia numerosi sono gli studi che confermano che è invece possibile trattare questi sintomi poco dopo la loro insorgenza. In questo articolo, si parla ad esempio di un interessante studio condotto su 600 bambini per un arco temporale di dieci anni.
Quello che la ricerca dal lato della psicologia – psicodinamica sulle ultime cure per l’autismo sta evidenziando, è l’efficacia di una terapia psicoterapeutica precoce. Dimostrato da varie ricerche e da diverse testimonianze di risoluzione dell’autismo infantile, è questo un risultato che fa discutere per il fatto che è aperto il dibattito sulle cause dell’autismo discusse nel precedente articolo: natura o ambiente?
La verità sull’Autismo emerge dall’interazione tra natura e cultura
I costanti progressi compiuti in tutte le discipline che affrontano quello ora denominato spettro autistico, fa si che l’intervenire precocemente, in mancanza di cure mediche, risulta l’approccio più promettente. I ricercatori e psicoterapeuti da vari centri clinici del mondo iniziano a trovare un punto di incontro sulle possibilità che si possa guarire dall’autismo. Una convergenza che trova riscontro comune in una diagnosi ed un intervento terapeutico precoce.
L’approccio che attribuisce cause biologiche alla natura dell’autismo si interroga sulle seguenti domande:
- L’autismo è una disfunzione nella struttura neurale: nel cervelletto, nel sistema limbico, nella corteccia cerebrale?
- È causato da una biochimica anormale nei livelli di serotonina, aumento delle beta-endorfine, o risposta del sistema immunitario difettoso?
- È un sistema tattile disfunzionale, un sistema vestibolare disfunzionale o un sistema disfunzionale sistema ricettivo?
Allo stesso modo coloro che sostengono l’origine ambientale si trovano a domandarsi:
L’autismo dipende dalla qualità di attaccamento dei genitori, famiglia, sovra-stimolazione, dieta, sostanze chimiche, o vaccini?
Come Matt Ridley sostiene persuasivamente “I geni sono progettati per prendere spunto dagli stimoli, L’autismo può essere nei geni, ma c’è molto in noi che può incidere al riguardo”.
Come e perché la psicoterapia può aiutare a guarire dall’Autismo Infantile agendo sui primi segnali
Fattori biochimici di varia natura (causa naturale) vengono inevitabilmente modulati dall’ambiente delle relazioni familiari (causa ambientale). Il cervello di ogni bambino non potrebbe sviluppare neuro -psicologicamente senza il fattore ambientale costituito dai familiari o da chi si prende cura di lui.
Ecco perché l’ambiente relazionale ha la concreta possibilità di correggere quei processi iniziali neuropsicologici che predispongono alla strutturazione di una malattia dello spettro autistico.
In una fitta articolazione tra scienza e trattamento, il campo psicoanalitico con concetti, talvolta noti come la medicina parlante, si sta dimostrando molto utile nel campo della psicoterapia genitore – bambino. La questione sta emergendo perché professionisti che sono esperti e abili nel leggere la matrice di emozioni ed i segnali di allarme che possono effettivamente manifestarsi nell’intuizione di una madre e la sensazione che “qualcosa non funzioni” con il proprio bambino.
Il tema della possibile completa uscita dall’autismo infantile è ancora al centro di importanti e positive scoperte. Persino il sito ufficiale del celebre New York Times ne dedica diversi articoli come questo.